Dopo il golpe di mercoledì scorso contro il presidente Mohamed Bazoum, il Niger è controllato da una giunta militare.
“Si segue minuto per minuto l’evoluzione in Niger. Al momento sono poco meno di 100 gli italiani civili presenti nel Paese africano, e poi altri 400 militari che fanno parte di un contingente ma non si trovano nella capitale. Sono tutti in sicurezza”.
A dare queste informazioni è il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani a Rai News 24. “La nostra ambasciata li ha contattati uno per uno: sono stati tutti invitati a rimanere nelle loro abitazioni. Adesso bisogna vedere cosa accadrà – ha aggiunto -. Noi privilegiamo una soluzione diplomatica”.
“Dipende però da come si muoveranno i Paesi dell’Africa occidentale che potrebbero decidere per un intervento militare -ha proseguito il vicepremier-. Mercoledì si riuniranno i capi di Stato maggiore e intanto c’è un ultimatum di 7 giorni ai golpisti. Noi ci auguriamo che si possa ristabilire un ordine democratico senza interventi militari”.
“E’ molto pericoloso quello che può accadere in Niger, era un Paese amico dell’Italia – ha proseguito -. Un regime democratico che noi sostenevamo e che noi sosteniamo ancora. Speriamo che si riesca a far prevalere la linea democratica e che la situazione si possa risolvere con un accordo generale. E’ quello a cui sta lavorando l’Italia”, ha concluso.
iunta guidata dal generale Abdourahamane Tchiani, comandante della Guardia presidenziale
Redazione
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