“Questa è la quinta stagione che presentiamo e ne siamo davvero orgogliosi. In questi anni abbiamo seguito un percorso nonostante le difficoltà che per lo spettacolo dal vivo il Covid ha posto. Il Teatro Verdi non ha mai perso la sua strada che è quella che lo porta al cuore del suo pubblico.
Abbiamo cercato di ampliare la nostra offerta artistica e di raggiungere anche nuovi ambiti di pubblico. L’esperimento, per altro riuscitissimo, della sezione Family and Kids ne è una prova, come pure l’offerta della Prosa. La lirica ci vede coproduttori di cinque importanti titoli con teatri di prestigio e in due occasioni partecipi di coproduzioni internazionali.
Per quanto riguarda la danza confermiamo la scelta, anche questa premiata dal pubblico, di privilegiare la qualità rispetto alla quantità. La stagione di concerti sarà garantita come sempre dalla Scuola Normale Superiore”.
Ne ha ben d’onde la Presidente della Fondazione Teatro Pisa Patrizia Paoletti di essere orgogliosa dei risultati conseguiti nella passata stagione, riconosciuti anche del Ministero che ha attribuito quest’anno al teatro pisano un punteggio maggiore che inciderà, positivamente, anche nei finanziamenti.
Il Teatro Verdi è il teatro della città, dei pisani e di quanti vengono a Pisa per godere dell’offerta culturale che propone: questo è il senso dell’impegno profuso dai soggetti che concorrono alla gestione e al sostegno delle attività del teatro, a partire dal Comune di Pisa, per continuare con la Fondazione Pisa e gli altri partner.
Proprio l’assessore alla cultura, Filippo Bedini, ha opportunamente sottolineato come “Il teatro di Pisa è la massima istituzione culturale pubblica della nostra provincia e per Statuto ha una missione ben precisa: promuovere, agevolare e diffondere la cultura teatrale e musicale e educare il pubblico e le nuove generazioni.
Il teatro ha un ruolo simile a quello della scuola: deve formare e educare, non sostituendosi al ruolo della famiglia, ma provando a proporre esempi, esperienze, visioni che si ritrovano nella produzione artistica e culturale più alta. Il Teatro abitua al bello, alla storia, a valori positivi e universali. Il Teatro, fin dalle sue origini greche più antiche, è luogo di produzione e di promozione culturale, con anche una importante funzione sociale. Vogliamo che il Teatro sia sempre di più un luogo di incontro dove si nutrono le menti e si stimola il pensiero, dove trovare la garanzia di bellezza e di cultura. Il Teatro è luogo di studio e di sacrificio, insegna a vivere, ad ambire e a confrontarsi, a essere umili“.
Più spettacoli sia per la lirica che per la prosa e la danza ma identico lo sforzo di garantire ad ognuno di essi un elevato livello qualitativo: come ha evidenziato Patrizia Coletta, direttore Fondazione Toscana Spettacolo onlus, “Nella nuova stagione di prosa del Teatro Verdi la qualità dei testi, l’assoluto spessore degli autori e degli interpreti rappresentano gli elementi distintivi di un progetto culturale che pone al centro lo spettatore. Storie senza tempo, emozioni, momenti di profonda riflessione su alcuni dei grandi temi del nostro presente caratterizzano un cartellone che, da novembre ad aprile, saprà affascinare il pubblico e valorizzare uno dei luoghi di cultura tra i più belli d’Italia”.
Ma vediamo cosa vedremo, e ascolteremo, a partire da ottobre prossimo.
Per la lirica, come ha detto Cristian Carrara, direttore artistico, “una Stagione d’Opera con grandi artisti e importanti coproduzioni; cinque titoli che toccano repertori ed epoche diverse, passando dai grandi classici e alle riscoperte di titoli meno noti”.
Sarà il Barbiere di Siviglia nel nuovo allestimento in coproduzione tra i teatri di Pisa, Ravenna, Jesi, Rovigo e Lucca) con la regia di Luigi De Angelis e l’Orchestra della Toscana ad inaugurare la stagione venerdì 27 ottobre (replica il 29/10).
A preludio dell’apertura delle celebrazioni per il centenario dalla morte di Giacomo Puccini, venerdì 1° dicembre (replica il 3/12), La Rondine, splendida opera ambientata in Francia, non tra le più note del Maestro lucchese, ma egualmente amata dal pubblico. Si tratta di una coproduzione internazionale tra i teatri di Pisa, Jesi e Metz la cui regia è del belga Paul Emile Fourny; Valerio Galli, direttore pucciniano per eccellenza dirige l’orchestra Archè.
Dopo trent’anni dalla prima e unica rappresentazione, torna sul palco pisano una delle perle dell’opera del ‘500 (venerdì 12 e domenica 14 gennaio): L’Incoronazione di Poppea di Claudio Monteverdi, in una coproduzione tra i teatri di Pisa, Ravenna e Opera Lombardia per la regia di un eccellente ultranovantenne come Pierluigi Pizzi, tra i nomi assoluti del teatro d’opera mondiale, con l’Orchestra Monteverdi Festival – Cremona Antiqua.
A febbraio (venerdì 2 e domenica 4) andrà in scena il secondo dei due titoli pucciniani: La Bohème nella ripresa dell’allestimento storico firmato da Cristina Mazzavillani Muti, in coproduzione tra i Teatri di Pisa, Ravenna, Lucca, Rimini e Ferrara. Nicola Paszkoski dirige l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini.
La stagione si chiude venerdì 15 marzo (in replica il 17/3) con l’ultimo atto della trilogia Mozart-Da Ponte: Così Fan Tutte. Il disegno di scene e costumi è firmato da Milo Manara che, per la prima volta, abbina la sua creatività a un’opera lirica. Stefano Vizioli firma invece la regia di questa coproduzione internazionale con i Teatri di Modena, Jesi, Rovigo e Opéra-Théâtre of Eurométropole de Metz. Ritorna l’Orchestra della Toscana diretta da Aldo Sisillo.
Per la prosa, il cartellone del Verdi, realizzato in collaborazione con Fondazione Toscana Spettacolo onlus, presenta 10 titoli, sei dei quali in doppia data, scelti tra spettacoli dal carattere molto popolare, e quattro a data unica selezionati tra generi più ricercati e finalizzati ad incontrare un pubblico nuovo.
Apre la stagione sabato 4 novembre (replica il 5/11) Romeo e Giulietta,per la regia di Gigi Proietti. Si passa dai giochi alla tomba, come in ogni tempo può accadere, in una tristissima favola avvelenata dall’odio e che si trasforma nell’ecatombe di un futuro. Sabato 9 dicembre (replica il 10/12) Vanessa Incontrada e Gabriele Pignottaportano in scena Scusa sono in riunione… ti posso richiamare?, attuale e acutissima commedia degli equivoci che invita a riflettere sull’ossessione della visibilità e sulla brama di successo che caratterizzano i nostri tempi.
Sabato 16 dicembre (replica il 17/12) Umberto OrsinieFranco Branciarolisono i protagonisti dello spettacolo I ragazzi irresistibili, per la regia di Massimo Popolizio. I due attori si ritrovano insieme per ridare vita a un testo diventato un classico.
La stagione prosegue domenica 21 gennaiocon Le nostre anime di notte, trasposizione teatrale dell’omonimo romanzo di Kent Haruf con Lella Costa ed Elia Schiltonin scena per la regia di Serena Sinigaglia.
Boomers con Marco Paolini e Patrizia Laquidara è lo spettacolo in programma sabato 27 gennaio: una sorta di banca della memoria in forma di gioco disegnato da chi quel piccolo mondo non l’ha vissuto ma solo reinventato. Sabato 10 febbraio (replica 11/2) Claudio Bisioporta in scena La mia vita raccontata male, uno spettacolo che, per la regia di Giorgio Gallione, attinge dal patrimonio letterario di Francesco Piccolo e si dipana in una sequenza di racconti e di situazioni in cui tutti si riconoscono.
La regia di Emma Dantemette in scena al Verdi, domenica 18 febbraio Il tango delle capinere, un mosaico dei ricordi che rende sopportabile la solitudine di chi disgraziatamente sopravvive all’altro. Nel mese di marzo (sabato 23 e in replica il 24) torna un grande classico della letteratura italiana e mondiale: Così è (se vi pare)di Luigi Pirandello, con Milena Vukotic, Pino Micol e Gianluca Ferrato, per la regia di Geppy Gleijeses.
Domenica 7 aprile la Prosa omaggia l’Opera con L’altro Giacomo di Renato Raimo che porta in scena l’animo irrequieto del Giacomo Puccini, genio lucchese amante della caccia in ogni sua declinazione. Chiudono la stagione di prosa, sabato 13(replica il 14/4), Elio De Capitani e Cristina Crippa con Moby Dick alla prova di Orson Welles, adattato dal romanzo di Herman Melville.
Salgono da due a tre anche le proposte per la danza: Si inizia a dicembre, il 23, nel giorno dell’antivigilia di Natale con Alles Walzer, nuovo spettacolo di Renato Zanella, già direttore del balletto dell’Opera di Stato di Vienna e coreografo delle più belle edizioni del Concerto di Capodanno di Vienna in mondovisione. La musica, basta sui celebri walzer degli Strauss padre e figli, esalta velocità, virtuosismi e musicalità nei danzatori della compagnia di Daniele Cipriani.
Venerdì 1° marzo (appuntamento programmato in collaborazione con Fondazione Toscana Spettacolo) i Kataklò arrivano al Teatro di Pisa con Back to dance di Giulia Staccioli, lo spettacolo che in un tempo unico affronta quattro tappe differenti: l’umanità, la mitologia, l’eroismo e la leggerezza. Sabato 6 aprile lo spettacolo interamente dedicato a Carmen, la celebre protagonista dell’omonima opera di Bizet. Un balletto in due atti di Amedeo Amodio, coreografo dalla carriera internazionale, tra i più amati, presenta una Carmen diversa, ma sempre fedele a sé stessa.
Dopo il successo raccolto nella passata edizione dalla Stagione Family e Kids, la proposta di quest’anno è incentrata sul linguaggio del Musical. “Quattro spettacoli, uno in più dell’anno scorso, – come ha dichiarato Cristian Carrara – fatti apposta per passare un pomeriggio di felicità insieme ai propri piccoli. Insomma, abbiamo cercato di costruire una proposta completa grazie alla quale il teatro possa diventare una casa ospitale per tutte le generazioni”.
Si parte sabato 20 gennaio con Malèfici, il musical per bambini scritto da Dario Vergassola, in cui ci si chiede come fossero i cattivi delle fiabe da piccoli. Si prosegue, nel sabato successivo, il 27 gennaio, con La testa del chiodo che mette in musica alcune delle più belle filastrocche di Gianni Rodari. Sabato 2 marzo va in scena Cenerentola, un musical storico per raccontare una fiaba che non ha età, mentre sabato 20 aprile Il baule di Verdi chiude la Stagione con uno spettacolo tra marionette e musica attraverso cui anche i più piccoli potranno conoscere uno dei più importanti compositori di sempre.
Stefano Mecenate
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