Su queste auguste colonne ieri è stata espressa la seguente opinione: in tempi di politicamente corretto (pol.cor. per gli amici) qualcuno si permette di querelare Taffo, paladino della comicità scorretta.
Prima considerazione: per formazione personale tendo a dare torto al Codacons a prescindere. Di norma fa risparmiare un sacco di tempo e consente di scegliere quasi sempre la parte giusta della storia. Però sapete anche voi cosa si dice degli orologi fermi. E questa potrebbe essere la prima volta che hanno ragione, il che significa che dovremo stupirci solo se gli capitasse altre due volte.
Seconda considerazione: Taffo politicamente scorretta? Ma quando? Ma dove? Ma con chi? Nominate una campagna politicamente corretta, dal mondo dei diritti LGBT all’antifascismo militante, passando per ogni declinazione della società senza frontiere. Taffo c’è. Dove i sacerdoti del mainstream celebrano, loro fanno i foglietti parrocchiali. Sì, dieci anni fa era sconvolgente quello che facevano. Ma oggi? Oggi è routine, noia e perfetta adesione all’ideologia woke. Attenzione, però: uno dei dogmi di questa fede arcobaleno è che qualsiasi cosa tu faccia, chiunque tu sia, la damnatio memoriae è solo a un post di distanza. Ci puoi cadere dentro in qualsiasi momento. Cosa deve accadere perché succeda? Qualcuno di più oppresso di te si deve ritenere offeso. E questo ci porta alla…
Terza Considerazione: il Codacons lancia una crociata contro una forma di persecuzione odiosissima: il deadshaming. Prendersela con i morti e i di loro parenti. Ci avete mai pensato? Chi c’è di più insultato (in Veneto gli si dà pure dei cani, a Roma sono espressi con un dispregiativo) dei morti? E i parenti vivi che soffrono? Chi pensa a loro. Aderire al mondo woke ha un prezzo. Puoi essere fatto fuori in qualsiasi momento da una folla inferocita. E questo sta provando (senza alcun successo alle viste) il Codacons. “VERGOGNA, NO AL DEADSHAMING” paiono urlare le folte schiere (alcune realmente esistenti peraltro) del Codacons.
Conclusione: la causa del Codacons a tutela dell’onore dei morti e dei sentimenti dei superstiti si basa sul diritto, ma molto di più sulla libera adesione di Taffo all’ideologia woke. Ne hanno tratto beneficio, ora tocca pagare il conto. Come Pinocchio nel Paese dei Balocchi. Stessa dinamica, stessa metamorfosi.
Il resto, cari amici, è folklore ferragostano.
Luca Rampazzo
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