È acclamato da tutti, lodato e ammirato; qualcuno vorrebbe farlo santo senza aspettare l’estrema unzione. Ma questo papa chi è? Da dove viene? Cosa sta mettendo in atto per portare a termine il suo progetto riformatore della chiesa? E soprattutto, la chiesa si può riformare? Secondo me no. La chiesa ha una storia millenaria basata su principi e dogmi inalienabili, un libro sacro e infiniti ettari di terra. Riguardo al suo progetto riformatore, da quel che si sa ha tolto le prerogative del cardinalato ad Angelo Becciu per via di ipotetici scandali finanziari. Ma Becciu non è stato nominato cardinale da Bergoglio? Si è accorto un po’ tardi dei suoi presunti malaffari. E il papa non lo eleggono i cardinali? Quindi lui sta combattendo contro coloro che lo hanno votato? E i cardinali hanno appoggiato un rivoluzionario che li avrebbe cacciati dal tempo? Mi sembra poco credibile. Tra l’altro Francesco è conosciuto in patria come un peronista di destra, molto tollerante dell’allora dittatura di Videla. Altro che rivoluzionario! La mia ipotesi è che l’attuale vescovo di Roma sia la faccia giusta, il volto che il popolo desidera per un papa, ovvero un viso dolce e dei lineamenti delicati che trasmettano affetto e compassione. Ratzinger invece aveva la faccia antipatica. E in una società capitalistica, dove l’estetica e l’apparenza sono tutto, anche la chiesa si adegua.
Alessio Di Massimantonio
Vincenzo Cuomo
L’opinione su Papa Francesco finto rivoluzionario, in una una sintesi come questa, molto semplicistica, oserei, lanciata a chi desideroso di basta agitare le acque, far agitare coloro che fremono così che abbiano a stancarsi e non siano causa di ulteriori disturbi; può passare. Qualcosa da chiedersi c’è circa dov’era e com’era Monsignor Bergoglio ai tempi di Vidal in Argentina.?
Non dimentichiamo che la Chiesa come detto nell’articolo ha le sue linee, dogmi da difendere e pochi (forse nessuno) come la Chiesa riescono a gestire interessi e strategie da oltre duemila anni in contesti variabili come quelli che possiamo leggere nella storia degli uomini.
E’ una bella provocazione se offerta a chi desidera pensare, approfondire …. ma con cautela..