Nella Regione Puglia forse è nata una nuova opzione elettorale. Nel no secco all’ inviso Emiliano si è trovata la volontà di far nascere un ‘ alleanza tra Bonino, Calenda e Renzi . Ma questa scelta occasionale potrebbe sfociare in qualcosa di più consolidato in altre Regioni, ma soprattutto a livello nazionale. La Corte Costituzionale ha bocciato la possibilità di avere un sistema elettorale maggioritario ed allora la proposta di proporzionale puro con sbarramento al 5 per cento già presentata in Parlamento diventerebbe vincente. Con uno sbarramento così alto le forze più piccole avranno la necessità di unirsi per non rischiare di non eleggere nessuno e quindi l’ alleanza pugliese assume una valenza molto forte. I primi sondaggi danno a questa coalizione un importante risultato elettorale che supererebbe il 10 per cento. Diverrebbe l ‘ ago della bilancia per la creazione di future maggioranze di governo. Con un PD sempre più spostato a sinistra che punta ad accorpare le sardine, i fuoriusciti di Leu e gli scissionisti grillini si aprirebbe uno spazio di consenso moderato che andrebbe anche a sottrarre voti a Forza Italia. Anche nel centrodestra qualcosa si muove. E’ sicuramente vero che la Lega in questa fase è il primo partito, ma la Meloni non vuole per nulla essere subalterna. E le prime avvisaglie si sono già viste. Con un elettorato liquido, gli scenari mutano rapidamente e scosse e terremoti ci saranno inevitabilmente.
Roberto Caputo
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