Continua senza sosta la polemica sul caso Vannacci. Voglio anche io dire due cose, una personale, l’altra generale.
Personale: mi piacerebbe vivere in un Paese dove ciascuno può dire, al generale Vannacci e a chiunque, non condivido quello che dici ma nessuno può proibire che la dica.
Generale: la rimozione di Vannacci dal proprio incarico è una discriminazione sul lavoro a causa delle proprie idee. Lo dico al. sig.Landini segretario del più grande sindacato di lavoratori e alla sig.na Schlein segretaria del più grande partito dei lavoratori, quando questo paese era civile questo non accadeva. Perfino gli aderenti alla repubblica sociale furono tutti reintegrati nei ruoli della pubblica amministrazione. Sto parlando di un governo cui partecipava anche il PCI e il suo segretario, Palmiro Togliatti, ministro della Giustizia, reintegro’, per decreto i magistrati fascisti.
Il Taciturno
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