Prodotte in serie limitata: 666 paia, le “Satan Shoes”, le scarpe di Satana, sono state presentate come l’ultima creazione della multinazionale Nike.
A rimandare a Satana, oltre ai colori e alla scritta “Luca 10:18” (versetto biblico in cui l’apostolo parla di Satana), è il pentacolo sulla tomaia, ma soprattutto il sangue umano contenuto nella suola.
Come se non bastasse, negli stessi giorni, ecco fare la sua apparizione la serie limitata dei gelati “Magnum-Inferno”, a celebrare Dante Alighieri. Qualcuno, spaventato, ha gridato al neo-satanismo imperante; in realtà, a smentirlo, per quanto riguarda il gelato seguiranno, sempre “in omaggio” alla “Divina Commedia”, il “Magnum-Purgatorio” e quello “Paradiso”; così come, per quanto riguarda le scarpe, fra l’altro non prodotte dalla Nike, il cui marchio è stato illegalmente utilizzato, bensì dalla MSCHF, in precedenza la stessa aveva realizzato le “Jesus Shoes”, con acqua santa nella suola.
La questione non è quindi quella del neo-satanismo, bensì di come il neo-liberismo imperante stia vivendo il massimo contorcimento su sé stesso, raschiando il fondo di tutto, privando ogni segno del suo pur minimo valore simbolico, banalizzando ogni significato, ma soprattutto immiserendo il senso della dignità e della ragione umana, avendo, unicamente, come modello il mercato e il controllo delle coscienze, come se già non bastassero la creazione, forse casuale, e l’utilizzo strumentale del covid-19.
Gennaro Annoscia
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