Era l’agosto del 1944 quando Firenze combatté, al suono della Martinella, la battaglia per liberarsi dall’occupazione nazifascista. Ed è a Firenze, in quei giorni, che si trova clandestino il futuro Presidente Sandro Pertini, ospite di alcuni amici fiorentini. Quella esperienza Pertini la raccontò all’amico e giornalista Giovanni Errera, che la raccolse e pubblicò, per volontà di Giovanni Spadolini, nei quaderni de “La Nuova Antologia”. OI ponti minati, le voci dei palazzi, l’incoscienza dei ragazzi, il pericolo costante, i momenti di semplice umanità sono raccontati dalla voce inconfondibile di Pertini. In quel racconto ci sono le vite, i nomi e le parole di chi da Firenze ha partecipato attivamente a costruire la libertà e la democrazia di oggi.
Oggi quelle tracce audio sono state rese disponibili, in maniera libera e gratuita, attraverso il sito giovannierrera.it per volontà della famiglia Errera. Quelle tracce sono parte della memoria collettiva della città, che ne costruisce l’identità e il profilo nel momento della riconquista delle sue libertà civili e democratiche.
E nella vigilia di quei giorni, ed in particolare di fronte a molte letture distorte di quel periodo, è auspicio della Famiglia Errera e della Fondazione Pertini la massima divulgazione di quel racconto, affinché quella memoria collettiva continui a vivere in tutti noi ed in particolar modo tra i più giovani.
Giovanni Errera è stato prezioso collaboratore di PensaLibero sin dalla sua messa on line, nel dicembre del 2003. Giovanni Errera insegnava diritto comunitario alla Scuola Superiore di mediazione linguistica “Carlo Bo” di Firenze. Già Dirigente della Regione Toscana, distaccato per otto anni alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e al Ministero del Tesoro.
Giornalista pubblicista, direttore di “ATTNEWS” pubblicazione dell’Associazione Tumori Toscana. Autore di documentari storico-biografici realizzati per l’Istituto Luce, la Presidenza del Consiglio, la Rai.
Autore di numerose pubblicazioni, ha curato il commento ai discorsi ufficiali del Presidente della Repubblica Sandro Pertini – al quale lo legava una forte amicizia – a cura della Presidenza del Consiglio e la Fondazione Filippo Turati. E’ scomparso a Firenze nel febbraio del 2008.
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