Anche questa volta ci risiamo. Questa storia in Italia dura da molti anni e ha rovinato vite personali e politiche.
L’indagine sul finanziere esperto di dossieraggio è un sintomo di una malattia che ormai da troppo tempo ferisce la nostra democrazia. Passare le notizie, vere o false che siano, ai giornali è una pratica che ben conosciamo.
Il ricordo delle telecamere davanti alla casa di un personaggio che sarebbe stato arrestato da lì a pochi minuti è qualcosa che negli anni 90 ha minato fortemente le istituzioni e il prezzo lo stiamo pagando ancora oggi.
Forse si voleva ricattare qualcuno o solo infangare senza motivo la sua persona? Tutto può essere.
La domanda però rimane sempre la stessa:a chi giova tutto questo e chi è il burattinaio che tira le fila?
Lo scontro politico in atto tra governo e opposizione non può degenerare in una palude senza fine. Chi ci rimette è sempre e solo il nostro Paese, al di là delle vicende umane dei singoli.
Si faccia chiarezza e al più presto, ma questa è un’esigenza che spesso è stata sollevata senza poi ottenere alcun risultato.
Le dinamiche sono sempre le stesse al di là degli attori, dei protagonisti o del regista. Sarebbe ora di chiudere per sempre queste pagine ignobili.
Roberto Caputo
Lascia un commento