Hanno fatto il giro del web le immagini di Alì, anni 39 rider genovese, che nel pieno della notte, sotto la pioggia battente girava a fare consegne.
“Alcuni servizi, come Deliveroo o Glovo, prevedono un bonus per le consegne in caso di pioggia – ha detto Alì – e questa è la mia unica fonte di guadagno. Perciò consegno anche così: mi obbliga, non ho alternative”
Alì, ma si potrebbe chiamare Marco o Sara, lavorava in un albergo che poi ha chiuso per il covid e si è “adattato” come tanti ad un lavoro che di garanzie, di tutele, non ne dà.
E i lavori senza diritti e garanzie in questo Paese sono diventati davvero troppi ma pare che in pochi se ne siano davvero accorti.
Anche a sinistra, dove si annunciano battaglie, giuste, sul salario minimo permane troppo spesso una visione legata al mondo che fu, quello dei tempi del ciclostile. Dove il “povero” da tutelare è il salariato e il ricco da colpire è l’autonomo.
Quasi che a fronte di milioni di lavoratori subordinati de facto (pensiamo a troppe cooperative) che campano con ottocento euro mese, con pochi diritti, non si colga dell’esistenza di tanti salariati che vivono invece con stipendi sopra i centomila euro, con tutti i, giusti, per carità, diritti del caso.
Quasi non ci si accorga che c’è l’autonomo che si ingrassa ed evade ma anche milioni di partite iva che ogni giorno tirano a campare.
Quasi non si veda, quando si parla di pensionati, che c’è chi campa, si fa per dire, con la minima, magari presa a sessanta e passa, a fronte dei pensionati super o baby dagli intoccabili e lauti diritti quesiti che in congedo ci sono andati magari anche prima dei quaranta.
Una “sinistra”, o meglio sedicente tale, spesso strabica che non vede o che, quando si accorge di un’altra metà del cielo, quella che lavora e sopravvive senza diritti, derubrica sovente i privilegiati a “tutelati”, caso marginale e che comunque “non incide sul bilancio”, disastrato, dello Stato.
La sinistra su Marte che, per restare sul pezzo, dall’attico di Albaro o Castelletto (i Parioli genovesi) preoccupata per l’ennesimo alluvione avrà forse scorto il rider nella pioggia e, senza dubbio, si sarà senz’altro indignata.
E qualcuno, a sinistra, forse sarà pure sceso in strada, e temendo che Alì fosse senza pane, gli avrà magari portato delle brioche.
Fabio Natta
(da “Avanti Online”)
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