Il mandato del Segretario generale Jens Stoltenberg si avvia verso la fine dopo aver ricoperto l’incarico per nove anni.
In Europa c’è l’imbarazzo della scelta nel decidere il volto più consono al ruolo che dovrà ricoprire. L’ipotesi di una donna? Una donna alla guida dell’alleanza militare più potente al mondo. Molti commentatori ipotizzano questo ruolo per la premier estone Kaja Kallas, invece, di nominare il primo ministro estone Ingrida Šimonytė.
Il pronostico fa spesso riferimento alla guida del governo danese Mette Federiksen. Il viaggio a Washington ha alimentato le considerazioni sul suo futuro, sebbene la premier sottolinea che abbia smentito la notizia nei mass media danesi.
La novità, al riguardo, è Pedro Sanchez. Le elezioni anticipate spagnole si terranno il 23 luglio per il rinnovo delle Corti Generali e in caso di sconfitta per il Psoe l’attuale premier si troverebbe inaspettatamente disponibile. Emmanuel Macron lo sosterrebbe. La trattativa è ancora eminente e dunque sta prendendo sempre più piede l’ipotesi dell’ennesimo rinnovo per Jens Stoltenberg sempre che accetti l’incarico. Voci di corridoio sostengono che Joe Biden, nel corso dell’incontro con Stoltenberg a Washington, si sia speso molto per dare incoraggiamento e sostegno.
La corsa spietata di Ben Wallace, l’inflessibile ministro della Difesa britannico, si è scagliato contro l’opposizione dei francesi e inoltre il suo CV non abbastanza titolato e non rientra nella limitata cerchia magica degli ex capi di Stato o di governo.
(L’est è più scettico a riguardo di Sanchez). Usa non contrari a Sanchez. Resta eccellente la chimica tra Biden e Sanchez a Madrid in occasione dell’ultimo vertice.
l’Alleanza dovrà anche rivedere la propria posizione futura, considerando non solo la minaccia russa con l’Ucraina ma anche le sfide emergenti in altre aree del mondo.
Giuseppe Basilico
(Da “Avanti Online”)
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