Una stupida -sì, stupida- e fetida aria di guerra spira in Europa. Dobbiamo esserne tutti coscienti e preoccupati. Domina la cultura dei muscoli: l’intelligente e ferrea volontà di pace seguita alle crudeltà del secondo conflitto mondiale appare, purtroppo, solo un ricordo.
Il mondo è sull’orlo di una terza guerra mondiale (e la quarta -come ammoniva cinquant’anni fa Albert Einstein- la si combatterà con i bastoni e le pietre) e ciò anche per le imprudenze dell’Europa che da nano politico (e strategico) senza una politica estera comune, ansima per divenire un gigante militare.
La corsa al riarmo della Germania (100 miliardi di euro stanziati dal nuovo Cancelliere socialdemocratico -e questo la dice lunga sulla non violenza della sinistra tedesca-) e l’accelerazione impartita dal Presidente francese Emmanuel Macron nella sua veste di Presidente di turno del Consiglio dell’Unione europea, alla creazione di un “esercito europeo” (con al centro -ovviamente- l’unica potenza nucleare europea; la Francia) ne sono prove provate.
L’Europa si sente drammaticamente forte! Senza considerare che, nella guerra, tutti siamo deboli (Mosca ne è esempio puntuale ed eloquente)!
C’è una sorta di corsa al pretesto. La ricerca della scusa per estendere questo tragico palcoscenico di morte. Tutto sembra prepararci al peggio compresa l’enfasi irrazionale di una irrinunciabile annessione dell’Ucraina alla EU (dopo un decennio di riflessione) e un dispiegamento esagerato (e, perciò stesso, provocatorio) di forze NATO ai confini ucraini.
Persino la corsa (anche italiana) che alla distribuzione “umanitaria” di armi (ossimoro disumano) ad ucraini improvvisati guerriglieri, a gente buona arruolata (da una propaganda inumana) in una sporca guerra, oltre a seminare ancora più vittime civili, rischia di far deflagrare una tensione già alle stelle.
Non è questione di girarsi dall’altra parte -abilità di cui l’occidente è maestro- la questione è altra e dobbiamo gridarlo in ogni dove: a questa guerra non bisognava arrivare!
E chi tenta di combatterla armando -di fatto- un nuovo, più ampio e devastante conflitto ne condivide la responsabilità, l’atrocità e la vergogna.
Questa guerra è nata da tante irresponsabilità.
Adesso che il male è fatto -perché la guerra è sempre un male per tutti (e di questo immenso dolore Vladimir Putin porterà il segno per tutto il resto della propria vita) quegli stessi artefici che hanno seminato zizzania: Stati Uniti, Unione Europea, NATO diano una mano alla pace, evitando nuove inutili, stupide esibizioni.
È il tempo -davvero- di una nuova aria!
Daniele Marchetti
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