La pandemia ha evidenziato il rapporto tra politica e scienza o, meglio come quest’ultima venga usata dai governi a seconda della convenienza. La scienza puo’ essere un parafulmine quando i governi giustificano le loro decisioni con i pareri degli scienziati, scaricando su di loro eventuali responsabilita’. Ma la scienza puo’ essere usata dai governi come strumento di propaganda, come ci insegna la recente vicenda nel Regno Unito che, per prima al mondo ha approvato un vaccino anti Covid.
Il governo di Boris Johnson era sotto pressione perche’ la GB, per il momento, ha uno dei piu’ alti numeri di vittime Covid in Europa ed ha ritardato colpevolmente il lockdown la scorsa primavera. Pochi giorni fa circa 50 parlamentari conservatori hanno votato contro il governo per le nuove restrizioni perche’ anti-business. Contemporaneamente e’ in corso il difficile negoziato Brexit da definire in questi giorni. Il nuovo presidente americano Biden pochi mesi fa aveva definito Johnson “a phisical and emotional clone of President Trump”.
In questo contesto cosi’ negativo Johnson aveva bisogno di una scossa anzi una riscossa. L’opportunita’ si e’ presentata quando ha annunciato che il Regno Unito sara’ il primo Paese a vaccinare la sua popolazione.
L’enfasi, lo stile di questo annuncio, pieno di orgoglio nazionalista scivolato in sciovinismo, hanno suscitato nel mondo una reazione mista tra divertita sorpresa , compatimento ed anche preoccupazione perche’ l’approvazione in fretta del vaccino aumenta la diffidenza degli antivax.
Il ministro della Salute ha dichiarato che questa approvazione del vaccino dalle autorita’ nazionali e’ stata possibile grazie a Brexit. Entro pochi minuti e’stato smentito dall’autorita’ del farmaco, sia inglese che europea, perche’ la procedura adottata in deroga alle regole e’ prevista in casi eccezionale come la pandemia.
Il ministro dell’Istruzione ha dichiarato alla TV testualmente: “siamo un Paese molto meglio di qualsiasi altro”, “abbiamo gli scienziati migliori di quelli in Francia, Belgio, America”. E’ superfluo sottolineare, come ha fatto l’ambasciatore tedesco, che il vaccino e’ stato creato da una società tedesca, Biontech, su commissione di una multinazionale americana Pfizer, prodotto in uno stabilimento in Belgio, quindi frutto di una collaborazione internazionale.
A questo punto c’e’ da chiedersi come e’ possibile che due ministri di Sua Maesta’ possano dire bischerate simili. La risposta forse e’, a parte le capacita’ personali, che il partito conservatore e’ diventato un ibrido tra vecchi tradizionali membri ed i nuovi che leggono i tabloid, che vivono nelle periferie, nelle aree traumatizzate da austerita’ economica e declino industriale. In queste aree l’euroscetticismo, il nazionalismo rancoroso ha sostituito la solidarieta’ ed il consociativismo del Labour Party.
Elisabetta Windsor (da Londra)
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