“Non praevalebunt” E questa volta non sono le porte degli Inferi, come il Vangelo di Matteo ci diceva (Matteo 16, 18), ma quel maledetto COVID 19 che ci ha imposto, con una inaspettata e incredibile pandemia, lo look down di quasi tutte le attività, cultura compresa.
Ma la paura di questo virus non è sempre sufficiente a impedire che la cultura, e in questo caso la musica, torni a sorridere ai tantissimi che l’attendevano con ansia.
«E’ una stagione realizzata con coraggio e responsabilità» ha dichiarato la Presidente della Fondazione Festival Puccini Maria Laura Simonetti alla presentazione di questa 66° edizione che, proprio a causa del virus, sembrava destinata ad essere annullata.
«Sarà il Festival della rinascita,un festival con un programma rimodulato ma che vuole essere il nostro contributo a questa importante fase di ripresa di cui ha bisogno il nostro Paese. Abbiamo voluto contribuire alla ripartenza creando opportunità di lavoro per le nostre maestranze, per gli artisti, ma anche per non deludere le tante aspettative del pubblico che ha continuato a seguirci in questi lunghi mesi di inattività».
Un cartellone (27 giugno – 21 agosto 2020) nato dopo il lungo lockdown e diverso da quello annunciato in precedenza; un cartellone di alto spessore culturale e artistico che mira a salvaguardare il sigillo di qualità del Festival Puccini e a valorizzare il territorio, le sue bellezze, i suoi spazi naturali e la sua capacità di accoglienza in sicurezza.
«Ringrazio il Sindaco di Viareggio Giorgio Del Ghingaro – dichiara Giorgio Battistelli, nuovo direttore artistico del Festival Puccini – la Presidente della Fondazione Maria Laura Simonetti e i consiglieri di amministrazione per averci sempre incoraggiato nel lungo periodo di isolamento e incitato a non abbandonare l’idea di realizzare il Festival Puccini 2020.
Alla fine ci siamo riusciti: abbiamo pensato ad un festival che mettesse in sicurezza il pubblico, ma soprattutto che non precludesse la possibilità di fare musica e arte per tutti. Ho provato a realizzare un programma che consentisse di tener fede al progetto di rafforzare l’identità culturale del Festival Puccini di Torre del Lago, un festival che parlasse anche ai giovani, con registi che al servizio delle opere del grande repertorio si lasciassero ispirare dalla creatività e dai linguaggi contemporanei. Un particolare ringraziamento vorrei rivolgerlo a tutti gli Artisti ospiti, al Coro, all’Orchestra del Festival per aver accettato di condividere questo straordinario percorso artistico».
Ma vediamo il programma: Gianni Schicchi inaugura la stagione sabato 27 giugno alle ore 21.15 alla Cittadella del Carnevale di Viareggio. Regia di Valentina Carrasco, direzione di John Axelrod.
Un Gianni Schicchi che tiene conto di quanto è accaduto intorno a noi, ci dice la regista 45 enne, nata a Buenos Aires e cresciuta nella compagnia catalana Fura dels Baus. «Fare Gianni Schicchi adesso, è fare una catarsi sulla paura, la solitudine e la tristezza di questa pandemia. È cacciare via questi fantasmi a forza di risate. Nella strada dei grandi dell’umorismo nero, come Dino Risi, Monicelli o Billy Wilder, vogliamo esorcizzare questi demoni e, perché no, fare un tenero omaggio à la generazione bruciata dalla malattia: ai nostri cari babbini».
Lunedì 6 e martedì 14 agosto, questa volta al Gran teatro Giacomo Puccini, è la volta di Tosca per la regia di Stefano Monti con la direzione di Alberto Veronesi.
«Un allestimento – ci dice Stefano Monti – che segue due linee d’indirizzo: l’essenzialità, anche delle forme e, ciò che assumo sempre come linea guida per la messa in scena, lo spazio scenico. Tutto il resto è incertezza, tutto si svilupperà work in Progress attraverso un continuo adattamento ad una situazione fluida dettata dalle disposizioni normative, dall’andamento epidemiologico, e soprattutto dalla percezione emotiva. La scenografia si compone di tre grandi cornici rotonde in verticale. La cornice centrale a sua volta contiene un disco a specchio orientabile. Le tre grandi cornici verticali nella forma perfetta di cerchi, contengono l’imperfezione di un mondo che oggi si manifesta attraverso l’attuale pandemia. Il tutto funzionale alla narrazione e al suo sotto-testo immaginario e simbolico…»
Mercoledì 8 agosto e martedì 21, ancora una volta nel teatro di Torre del Lago, Madama Butterfly, regia di Manu Lalli e direzione di Enrico Calesso.
«Questo nuovo progetto di regia di Butterfly, – ci racconta Manu Lalli, direttore artistico della Compagnia Venti Lucenti, regista teatrale di lunga carriera e con una grande esperienza per la divulgazione e la didattica musicale in Italia, da oltre 15 anni con la sua compagnia mette in scena al Maggio Musicale Fiorentino opere dedicate ai giovani e con i giovani – è ricca di simboli naturali, proprio per il Festival Puccini di Torre del Lago. La natura, proprio come la piccola Butterfly, è complessa, appassionata, meravigliosa e fragile. E l’uomo civilizzato, crede spesso con leggerezza, che sia a sua disposizione, pensa di poter fare di quella natura quello che vuole. Possederla e poi prosciugarla, impossessandosi di tutti i suoi tesori, di tutto il suo splendore, senza la volontà di conoscerla. (…) La natura, come Butterfly, può morire se non ne avremo cura. Ma forse proprio come nell’opera del grande Puccini, il tempo della consapevolezza sta giungendo. Una consapevolezza data dall’accettazione della propria vigliaccheria e avidità, che ci insegni, anche e soprattutto grazie alla musica, che questo piccolo pianeta fatto di oceani, boschi, montagne, praterie, deserti è la nostra unica, fragile casa. Una casa che si ricorda del dolore subito e che non è immortale. Nelle leggende gli umani si spaventano per la paura della fine dei tempi. Oggi è il torturato pianeta a predirci l’approssimarsi di quella fine senza alcun intervento divino».
Queste tre opere non solo gli unici spettacoli di un cartellone che propone, per il mese di luglio, eventi di grande suggestione.
Venerdì 10 luglio Valerio Cappelli propone lo spettacolo CI SONO GIORNI CHE NON ACCADONO MAI con Sergio Castellitto e Isabella Ferrari. Musiche di Ennio Morricone. Sabato 11 è la volta di LA VOCE DELLA LUNA di e con Stefano Massini e l’Orchestra del Festival Puccini diretta da Alberto Veronesi.
Dal Gran teatro alla Villa Museo Puccini sempre a Torre del Lago per AGLI ASTRI E AL CIEL (13 e 14 luglio): in prima assoluta nuove composizioni ispirate all’opera TOSCA di compositori italiani. Voce recitante, Stefania Sandrelli che dovrà attendere il prossimo anno per presentarci la sua Tosca della quale sarà regista come era stato anticipato.
Si torna alla Cittadella del Carnevale di Viareggio sabato 18 luglio con TEMPI MODERNI di Charlie Chaplin: proiezione del film con esecuzione dal vivo dell’Orchestra del Festival Puccini diretta da Timothy Brock.
Ultimo appuntamento di luglio, martedì 28: il gran teatro di Torre del Lago ospiterà l’Orchestra Nazionale di Santa Cecilia diretta da Antonio Pappano.
Uno sforzo importante al di là degli spettacoli in programma, una sfida aperta alle paure, ai condizionamenti, ad una sorta di rassegnata apatia che queste interminabili settimane hanno seminato dentro di noi facendoci da un lato rimpiangere ciò che eravamo prima del COVID e dall’altra annullando progressivamente ogni velleità di ricostruire una normalità dentro di noi prima che fuori.
La Fondazione Festival Puccini ha avuto il coraggio di mettersi in gioco: altre Fondazioni, altri teatri, hanno deciso di restare chiusi attendendo momenti migliori. Legittima e per certi versi rispettabile scelta, ma il mondo ha bisogno della cultura, la società non può farne a meno, come non ne possono fare a meno coloro che, a diverso titolo, vi lavorano.
Così accogliamo con un grande applauso questa scelta attendendo di rinnovare l’applauso davanti agli artisti, agli orchestrali, ai tecnici che si sono prestati per dare voce e corpo alla grande musica del Maestro Puccini.
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