Il romanzo d’esordio della giovane scrittrice e poetessa britannica Katie Hale esce sul mercato editoriale inglese nel 2019 (titolo originale My Name Is Monster), in tempi non sospetti. Nulla avrebbe potuto far presagire la terribile pandemia che, da lì a pochi mesi, avrebbe causato centinaia di migliaia di vittime e costretto all’isolamento l’intera umanità. Eppure questa storia, che arriva ora in Italia nella collana Narrativa di Liberilibri, narra di un mondo devastato e vuoto, in cui il genere umano è stato spazzato via dalla Guerra e dall’Epidemia, una storia coinvolgente in cui il lettore può immergersi, oggi, con una disposizione e una consapevolezza diverse rispetto a quanto avrebbe fatto un anno fa: la fantasia qui s’incontra con la realtà, la distopia ci viene incontro dal futuro per entrare in un presente attraversato dal dramma.
Protagonista del racconto – fatto insolito per la letteratura catastrofica – è una ragazza, che da sola attraversa quella che un tempo fu la Gran Bretagna. Si è salvata restando chiusa nel Deposito dei Semi di Svalbard, tra i ghiacci del Nord. Poi, a bordo di una barca, ha affidato la sua vita al mare ed è approdata in Scozia per dirigersi a sud, verso quella che un tempo è stata la sua casa, convinta che tutti siano morti o rintanati in uno dei Centri di sicurezza ancora integri. Non fa altro che camminare, ricordare e sopravvivere. Perché resistere quando non c’è più nessuno? Ma in questo suo pellegrinaggio verso l’ignoto, in cui la sopravvivenza fine a se stessa sembra l’unico obiettivo, incontra a un certo punto una ragazzina senza memoria e senza parola. La chiamerà Mostro, come suo padre faceva affettuosamente con lei, e le insegnerà tutto quello che c’è da sapere. Se nella prima parte l’io narrante è la giovane donna senza nome, nella seconda parte l’io narrante diventa Mostro, che fa rivivere attraverso i suoi occhi, diversi da quelli della nuova “madre”, ciò che accade ad entrambe. In un’atmosfera sospesa e desolata, con uno stile essenziale e poetico, l’autrice racconta il cammino di queste due donne perse che portano avanti la vita, ma che gettano anche le basi per un nuovo inizio, con un finale a sorpresa, carico di speranza, tutto da scoprire.
Katie Hale (1990), britannica, si è laureata in Letteratura inglese alla University of London nel 2012 e in Scrittura creativa nel 2013 alla University of St Andrews. Nel 2019 ha ricevuto la prestigiosa MacDowell Fellowship. Il mio nome è Mostro è il suo romanzo d’esordio.
Katie Hale, Il mio nome è Mostro, traduzione di Carla Maggiori, Liberilibri 2020, collana Narrativa, pagg. 352, euro 17,00, ISBN 978-88-98094-68-4
Ufficio stampa Liberilibri
Maria Stefania Gelsomini
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