Invitati, autorità, rappresentanti del teatro tutti sul palcoscenico per la conferenza stampa di presentazione delle stagioni 2023-24 del teatro Goldoni di Livorno.
Il Sindaco, Luca Salvetti, l’Assessore alla cultura, Simone Lenzi, il direttore generale del teatro, Mario Menicagli e il direttore artistico, Emanuele Gamba, hanno accolto gli invitati alla conferenza stampa per condividere l’emozione di un programma “pensato” cercando di ottimizzare le risorse per offrire spettacoli di qualità.
É estremamente difficile accontentare i gusti di un pubblico eterogeneo e non meno difficile è conquistare nuovi affezionati al teatro: pregevole, in questo senso, l’operazione fatta dall’Amministrazione comunale di spalmare le attività culturali in tutti i quartieri della città iniziando così a raggiungere a casa loro i potenziali fruitori del teatro. È una scelta giusta perché non esistono quartieri di serie A e quartieri di serie B, perché chiunque ha il diritto di vivere e condividere momenti nei quali la cultura si propone come alternativa al disagio e all’alienazione.
Speriamo che questa “semina” dia i suoi frutti; in ogni caso resterà questa opportunità non secondaria di far vivere ogni angolo della città con appuntamenti piacevoli ed interessanti.
Ma veniamo ai cartelloni che sono stati illustrati sobriamente ma con grande passione.
Iniziamo con la lirica che vede quattro titoli in programma più un’anteprima prevista per il 1 agosto alla Fortezza Vecchia. Si tratta di SUOR ANGELICA che fa parte del trittico pucciniano. “Un’opera perfetta, raffinata e preziosa – afferma il direttore d’orchestra Stefano Cencetti – che tocca direttamente, come solo Puccini sa fare, il nucleo primigenio del nostro animo, qual luogo dove si raccolgono, in un fuoco unitario, sentimenti e passioni anche diversi e contrastanti”.
“Le alte mura della Fortezza di Livorno, come i costumi- scultura di Ilaria Grossi – sottolinea il regista Nicola Fanucchi – richiamano le libertà e le prigioni delle nostre anime che Puccini racconta splendidamente con la sua musica”.
Accanto a Silvia Pantani, Suor Angelica, Ana Victoria Pittis, Zia Principessa, e Eva Maria Ruggieri, Badessa, “Un cast giovane e affiatato risultato di audizioni mirate condotte dal teatro. – ci dice Mario Menicagli, direttore amministrativo della Fondazione Teatro Goldoni e direttore artistico del festival Internazionale san Gimignano dove l’opera vedrà il suo debutto. – Dal teatro proviene anche la compagine orchestrale, e gli elementi scenici”.
Ad aprire la stagione, giovedì 7 dicembre, una inedita CAVALLERIA RUSTICANA frutto della cooperazione tra il Mascagni Festival e il Teatro dell’Opera di Kitakiushi (Giappone): in prima esecuzione assoluta sarà presentata la versione originale dell’opera che esce per la prima volta dagli Stati Uniti, proprietà dell’Università di Stanford, per raggiungere prima il teatro nipponico e quindi fermarsi laddove Pietro Mascagni l’ha composta. Direttore Akitoku Nakai; Regia Antonio De Lucia; Scene, luci e costumi Teatro Goldoni; Orchestra e Coro del Teatro Goldoni.
A gennaio (19 e 21) TROVATORE, un titolo che manca a Livorno dal 1996, nel nuovo allestimento coprodotto dal Teatro Municipale di Piacenza, Teatro Comunale Pavarotti – Freni di Modena, Teatro Goldoni di Livorno, Teatro dell’Opera Giocosa di Savona, Teatro del Giglio di Lucca.
La complessità dell’opera (quattro atti e otto quadri) necessita di una ricerca scenotecnica di grande teatralità che sappia coniugare la complessità con una flessibilità e velocità realizzativa dei cambi di scena a favore di una narrazione fluida, senza troppe interruzioni del flusso drammaturgico. Si è lavorato quindi affinché la duttilità della macchina teatrale potesse soddisfare, sia in termini narrativi che di contenuti emozionali, la complessità del titolo verdiano. Molti i temi da tenere vivi lungo la fabula: il tema del fuoco è un simbolo del Trovatore, inteso come metafora delle passioni amorose, carnali, talvolta brucianti e distruttive, metafora dei desideri di vendetta evocata dalla pira; il tema dell’ombra che si fa ossessione, intesa anche come buio, tratto distintivo del titolo in questione, inteso come notturno, e che si fa oscurità dei vissuti dei personaggi. Su tutto, il tema del Tempo di morte: c’è forse un’apocalisse più grande di quella legata agli eventi della storia che ci sovrastano? Sì, quella dei singoli individui quando gli istinti di morte prevalgono su quelli di vita.
A “raccontarci” questa drammatica ed affascinante storia Giovanni Di Stefano, direttore d’orchestra; Stefano Monti, regia, scene, costumi; Orchestra e Coro del Teatro Goldoni Maestro del coro Maurizio Preziosi.
Il 24 gennaio 2004, alla presenza dell’allora Presidente della repubblica Carlo Azeglio Ciampi, il teatro Goldoni veniva restituito alla città dopo una lunga ed accurata opera di restauro. Una serata memorabile, trasmessa in diretta televisiva, con la messa in scena del capolavoro del compositore Pietro Mascagni, CAVALLERIA RUSTICANA, diretta dall’indimenticato M° Massimo de Bernart, allora già gravemente ammalato.
In occasione del ventennale della riapertura dello storico teatro livornese, la Fondazione Goldoni Mercoledì 24 gennaio riprenderà lo stesso allestimento, con il proprio coro ed orchestra. Alla direzione Mario Menicagli, la regia sarà di Emanuele Gamba Scene, luci e costumi Teatro Goldoni.
Ancora un omaggio a Puccini, il 26 e 28 aprile, siamo ormai nel pieno delle celebrazioni per il centenario della morte del compositore lucchese, con TURANDOT in una coproduzione tra Fondazione Festival Pucciniano e Fondazione Teatro Goldoni. Questa edizione, nata al Festival di Torre del Lago nel 2021, presenta il finale composto da Luciano Berio.
Turandot è “l’opera della frammentazione, frammentazione di stili, linguaggi, situazioni. Si tratta probabilmente dell’opera più moderna di Puccini. Di sicuro, dal punto di vista drammaturgico, la più calata nella sensibilità del ‘900. La favola musicata da Puccini ci spinge verso una narrazione non letterale. La Cina è la favola, la favola del Teatro. La Cina è il Teatro, al di là del facile folklore. In Turandot si alternano i momenti della favola, dell’incubo, della poesia”.
La musica di Berio sposta decisamente il contenuto di Turandot all’interno dei territori musicali del ‘900 e opera una serie di trasformazioni in cui non c’è una evidente affermazione della “storia d’amore”. Nel finale, Turandot si sottrae alle proprie responsabilità, fugge dalla colpa. Il confronto-scontro che ne segue si svolge in un clima di minaccia psicologica totale. Nella scrittura di Berio Turandot ha un finale critico, è quasi un’opera senza conclusione. Alla fine, tutto dissolve. C’è una lunghissima dissolvenza del suono. Tutto scompare. Ma il maleficio è stato rotto, forse siamo alla fine di una allucinazione collettiva. Forse ci troviamo in una possibile uscita dalla finzione, dal vecchio Teatro di fine ottocento in cui Puccini ha a lungo vissuto.
A dirigere Orchestra del Teatro Goldoni il M° Pietro Mianiti; la regia di Daniele Abbado è stata ripresa da Emanuele Gamba. Scene e luci Angelo Linzalata, Costumi Giovanna Buzzi. Coro del Teatro Goldoni. Coreografia Simona Bucci.
Merita ricordare altri due appuntamenti in teatro:
Domenica 31 dicembre – SAN SILVESTRO AL GOLDONI: ore 22,30 CAVALLERIA RUSTICANA; ore 24 BRINDISI AL NUOVO ANNO; ore 00,40 OMAGGIO A MORRICONE Direttore Mario Menicagli Orchestra e Coro del Teatro Goldoni
Lunedì 1 gennaio, ore 18: CONCERTO DI CAPODANNO con Orchestra del Conservatorio “P. Mascagni” di Livorno.
Non meno ricca e interessante (almeno sulla carta) la programmazione della stagione di prosa che il teatro Goldoni ha scelto di allestire senza l’ausilio della Fondazione Toscana Spettacolo. Si tratta per lo più di spettacoli nuovi: una scommessa fatta sugli interpreti e sui contenuti a rafforzare quello sforzo di offrire al pubblico spettacoli che “abbiano qualcosa da dire” capaci di fondere, insieme ad un sorriso o ad una commozione, una riflessione, un pensiero, una domanda.
Così ha presentato Emanuele Gamba il cartellone: “Uno Shakespeare, un Gogol, due romanzi (di Kent Haruf e Fabio Genovesi), tanta drammaturgia contemporanea (di Florian Zeller, Stefano Massini, Peter Handke) ed un omaggio al nostro più grande cineasta, Federico Fellini; questi sono gli ingredienti della prossima stagione di prosa 2023- 24 del Teatro Goldoni di Livorno. Questa Stagione presenta alcuni record di cui posso andare fiero: questa è la Stagione dei debutti che sono addirittura sette su otto spettacoli presentati e questo testimonia un grande fermento e una forte voglia di continuare l’esplorazione del senso ultimo del nostro “essere qua”. Questa è una Stagione profondamente al femminile, una programmazione che vedrà succedersi sul nostro palco alcune fra le più importanti ed amate interpreti del nostro teatro: Lunetta Savino, Angela Finocchiaro, Sabina Guzzanti, Monica Guerritore, Lella Costa e Ottavia Piccolo; ognuna testimone e creatrice di un proprio personalissimo e prezioso percorso creativo”.
Si comincia Giovedì 16 novembre, con LE NOSTRE ANIME DI NOTTE tratto dal romanzo di Kent Haruf adattamento e traduzione di Emanuele Aldrovandi regia di Serena Sinigaglia con Lella Costa e Elia Schilton. Produzione Teatro Carcano, in collaborazione con Mismaonda.
Giovedì 30 novembre, FALSTAFF A WINDSOR liberamente tratto da Le Allegre Comari di Windsor di William Shakespeare adattamento e regia Ugo Chiti con Alessandro Benvenuti, Giuliana Colzi, Andrea Costagli, Dimitri Frosali, Massimo Salvianti, Lucia Socci, Paolo Cioni, Paolo Ciotti, Elisa Proietti. Produzione Arca Azzurra.
Martedì 12 dicembre, L’ISPETTORE GENERALE di Nikolaj Gogol regia di Leo Muscato con Rocco Papaleo.
Produzione Teatro Stabile di Bolzano, Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale e Teatro Stabile del Veneto – Teatro nazionale.
Martedì 30 gennaio, IL CALAMARO GIGANTE dal romanzo di Fabio Genovesi adattamento di Fabio Genovesi, Angela Finocchiaro e Bruno Stori regia di Carlo Sciaccaluga con Angela Finocchiaro e Bruno Stori. Produzione Enfiteatro
Martedì 6 febbraio, GINGER & FRED di Federico Fellini adattamento e regia Monica Guerritore con Monica Guerritore, Claudio Casadio, Matteo Cirillo, Alessandro Di Somma, Niccolo Giacalone, Francesco Godina, Diego Migeni, Lucilla Minnino, Valentina Morini. Produzione Società per Attori, Teatro della Toscana, Accademia Perduta Romagna Teatri.
Domenica 25 febbraio, LE VERDI COLLINE DELL’ AFRICA scritto e diretto da Sabina Guzzanti con Sabina Guzzanti e Giorgio Tirabassi. Produzione Infinito Teatro, Argot produzioni.
Giovedì 7 marzo, LA MADRE di Florian Zeller regia di Marcello Cotugno con Lunetta Savino, Andrea Renzi, Niccolò Ferrero, Chiarastella Sorrentino. Produzione Compagnia Moliere in coproduzione con Teatro di Napoli – Teatro Nazionale, Accademia Perduta Romagna Teatri.
Giovedì 4 aprile chiude la stagione uno spettacolo davvero speciale: COSA NOSTRA SPIEGATA AI BAMBINI di Stefano Massini regia Sandra Mangini con Ottavia Piccolo e l’Orchestra Multietnica di Arezzo prodotto da Officine della Cultura, Teatro Carcano con il contributo di Regione Toscana e Ministero della Cultura.
“Questa è la storia di una donna. – dice Emanuele Gamba – Anzi, questa è la storia di una donna e di una città. Ce la racconta Ottavia Piccolo che ripercorre sul palcoscenico la vita di Elda Pucci, prima sindaca di Palermo. Eletta nel 1983, costituì il comune come parte civile in un processo contro le cosche e la sua casa fu fatta saltare in aria. Ottavia Piccolo porta a teatro la sua vicenda con le parole di Stefano Massini”
E per concludere, la stagione sinfonica. Con meritato orgoglio, Mario Menicagli ha ricordato come il presidente della Commissione Cultura della Camera dei deputati, on. Federico Mollicone, ha recentemente aperto presso la sala stampa di Montecitorio la presentazione della nuova Stagione dell’Orchestra del Goldoni ‘Credo che l’operazione che ha fatto il Teatro Goldoni di Livorno con la nascita della sua orchestra sia di esempio a livello nazionale tra i Teatri di Tradizione ed in particolare lo conferma il riconoscimento che ha avuto dal Ministero della Cultura con il massimo dei punteggi per le nuove istanze e per la capacità che ha di fare programmazione trasversale rispetto ad una dimensione di collaborazione nazionale. Un’Orchestra giovane che si è subito imposta in Italia’. Un importante riconoscimento per la stagione sinfonica 2023/2024 del Teatro Goldoni – ha continuato Menicagli – che raccoglie il testimone di quella che l’ha preceduta, e che ha visto un continuo aumento di pubblico ai concerti. Il giusto equilibrio tra grandi capolavori e nuove proposte ha fatto sì che si affacciasse anche una nuova classe di spettatori, attratti sia dalla presenza di ospiti di prima grandezza, che dalla conferma dell’Orchestra del Teatro Goldoni, gestita da Opera Music Management, capace di proporre programmi sempre all’insegna della qualità ed interesse artistico. A ciò si aggiunge la presenza dell’Orchestra della Toscana, quest’anno presente nel nostro cartellone con tre appuntamenti”.
Scendendo nel dettaglio, Mario Menicagli ha precisato: “Le linee guida della nuova stagione vedono la conferma dei grandi capolavori del repertorio, a cominciare dal concerto di apertura con la Sinfonia n. 9 di Ludwig van Beethoven, monumento della musica di ogni tempo, le cui note risuoneranno per la prima volta all’interno del Teatro Goldoni dopo la riapertura. Terranno banco gli anniversari di due grandi artisti russi come Tchaikovsky e Rachmaninov, la cui presenza era già stata inserita nelle scorse stagioni ma che quest’anno assumono una valenza particolare legate rispettivamente al 130° della scomparsa e al 150° della nascita. La collaborazione con Music Room, che si concretizza anche per questa stagione con il Festival internazionale Accordi Musicali, consente inoltre all’Orchestra di prender parte ad un progetto Europeo di ampio respiro culturale e di avere come ospiti direttori e solisti di fama internazionale. In questo ambito, ritorna sul palcoscenico del Goldoni la musica di Alexei Shor, pronto per sorprendere anche i palati più esigenti, in un miniciclo di concerti inseriti nella prima parte della stagione. Ritorna l’Orchestra della Toscana con tre concerti, tra i quali spicca l’evento del 27 marzo che vedrà Francesca Dego al violino e Mario Brunello al violoncello affiancati nell’esecuzione del Doppio Concerto di Johannes Brahms”.
Riportiamo di seguito il cartellone:
Venerdì 20 ottobre, Sabato 21 ottobre (fuori abbonamento) Concerto Inaugurale in collaborazione con Accordi Musicali International Classical Music Festival LA NONA Eric Lederhandler direttore Fumiaki Miura violino (20 ottobre) Boris Brovtsin violino (21 ottobre) Solisti, Orchestra e Coro del Teatro Goldoni Musiche di L. van Beethoven e A. Shor
Martedì 24 ottobre, TCHAIKOVSKY 130 Filippo Conti direttore Orchestra del Teatro Goldoni Musiche di P. I. Tchaikovsky
Martedì 31 ottobre, Mercoledì 1 novembre (ore 18 fuori abbonamento) Accordi Musicali International Classical Music Festival presenta LA NOTTE DELLE STREGHE Mario Menicagli direttore Alessandro Taverna pianoforte (31 ottobre) Nancy Zhou violino (1 novembre) Orchestra del Teatro Goldoni Musiche di P. Dukas, M.P. Mussorgsky, A. Shor
Sabato 4 novembre, domenica 5 novembre (ore 18 fuori abbonamento) Accordi Musicali International Classical Music Festival presenta NUOVA VITA Nabil Shehata direttore (4 novembre) / Micha Katz direttore (5 novembre) Michal Balas violoncello (4 novembre) / Alexander Chauchyan violoncello (5 novembre) Orchestra del Teatro Goldoni Musiche di D. Shostakovich e A. Shor
Sabato 11 novembre, Domenica 12 novembre (ore 18fuori abbonamento) Accordi Musicali International Classical Music Festival presenta TCHAIKOVSKY 130 – NOTTE DI FUOCO Sergey Smbatyan direttore (11 novembre) / Christian Schulz direttore (12 novembre) Denis Kozhukhin pianoforte (11 novembre) / Itamar Zoeman violino (12 novembre) Orchestra del Teatro Goldoni Musiche di P. I. Tchaikovsky e A. Shor
Giovedì 23 novembre, Venerdì 24 novembre (fuori abbonamento) Accordi Musicali International Classical Music Festival presenta RACH 150 Epifanio Comis direttore (23 novembre) / John Warner direttore (24 novembre) Anna Ulaieva pianoforte (23 novembre) / Camille Thomas violoncello (24 novembre) Orchestra del Teatro Goldoni Musiche di S. V. Rachmaninov e A. Shor
Sabato 6 gennaio, ore 18 HAPPY-FANIA Eric Lederhandler direttore Claudio Mansutti clarinetto Orchestra del Teatro Goldoni Musiche di W. A. Mozart
Sabato 27 gennaio, EMMANUEL TJEKNAVORIAN direttore Valerie Eickhoff mezzosoprano Orchestra della Toscana Musiche di W. A. Mozart, G. Mahler, F. Schubert
Sabato 3 febbraio, CONCERTO DELLA MEMORIA Francesco d’Arcangelo direttore Costantino Catena pianoforte Orchestra del Teatro Goldoni
Domenica 11 febbraio, ore 18, CARNEVALE AL GOLDONI Gianluca Greco direttore Fabio Furia bandoneon Orchestra e Coro del Teatro Goldoni Musiche di P. Mascagni, I. Stravinsky, A. Piazzolla
Mercoledì 27 marzo, OTTO TAUSK direttore Francesca Dego violino Mario Brunello violoncello Orchestra della Toscana Musiche di J. Brahms, M. Martines, F. Schubert
Giovedì 11 aprile, C’EST CHIC Eric Lederhandler direttore Orchestra del Teatro Goldoni Musiche di M. Ravel, W. A. Mozart, F. Poulenc
Sabato 4 maggio, ore 21 MOZARTIANA 2024 Giancarlo De Lorenzo direttore Francesco Nicolosi pianoforte Luisa Sello flauto Orchestra del Teatro Goldoni Musiche di W. A. Mozart
Venerdì 10 maggio, ore 21 ANDREA BATTISTONI direttore Orchestra della Toscana Musiche di F. Schubert, Schumann/Battistoni, P. I. Tchaikovsky
Sabato 14 ottobre, ore 18 (Ingresso libero) YOM – Young Opera Musician 2023 Finalisti del concorso YOM 2023 Gianluca Greco direttore Musiche di W. A. Mozart
Sabato 23 dicembre, ore 18 – Duomo di Livorno (Ingresso libero) CONCERTO DI NATALE Eric Lederhandler direttore Musiche di F. J. Haydn e W. A.Mozart
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