La Russia ha difficoltà, gli ucraini non solo resistono ma stanno riconquistando posizioni. Cherson, kharkiv, Zaporozhye sono duramente colpite e i missili piovono su Kyiv e nelle città limitrofe. Questo è sinonimo di impotenza. Le perdite militari russe sono ingenti, anche se hanno mandato allo sbaraglio ragazzi e mezzi vecchi. La Resistenza ucraina sta andando oltre ciò che era previsto da parte russa, e più il tempo passa e più le sarà difficile penetrare. Il coraggio e la capacità di combattere degli ucraini viene riconosciuto dal mondo intero. A Francoforte il discorso di Zelensky è stato salutato da una folla immensa di tedeschi con le bandiere gialle azzurre. Si dice che sessanta mila ucraini stiano tornando in patria dalla Polonia che a sua volta sta rafforzando i suoi confini ad est mentre permette il passaggio delle armi verso l’Ucraina. L’esercito ucraino conta centocinquantamila uomini e altrettanti riservisti. Penetrare a fondo per l’esercito russo si rivelerà pi difficile del previsto. Certo, non impossibile. A Putin costerà caro da tutti i punti di vista. Il popolo ucraino sta dimostrando un valore unico. La parte inerme della popolazione colpita dai missili sta uscendo dal paese, ma anche in Russia dove vige un regime di stampo tartaro, chi può scappa, o chi può si reca in Georgia dove il putiano Ivanishvili, che ha vinto le ultime corrotte elezioni, gli permette di prelevare soldi dai bancomat, ora in Russia perlopiù chiusi. L’informazione è censurata, i social sono stati bloccati. Amici georgiani temono per la loro libertà. La loro terra è piccola. Temono che la Russia possa oltrepassare le due regioni dell’ Ossezia e Abkhazia. L’informazione è a zero. Se ne sono accorti chiamando al telefono qualche amico che alla notizia dell’invasione dell’ucraina trasecola. Tutto il mondo sta ammirando i combattenti ucraini. In Italia si assiste alla propaganda pro-russia alla quale dovremmo opporci con energia e verità. È un momento importante per la democrazia e la pace, quella vera, che non passa per le bandiere arcobaleno che in pratica è un non prendere posizione, lasciando al crimine libero gioco. All’epilogo di questa guerra, qualsiasi cosa accadrà, non sarà più nulla come prima e i paesi europei dovranno rivedere seriamente l’assetto politico, pena la nostra libertà e i valori condivisi di democrazia.
Enrico Martelloni
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