Sostituiscono 144 obiettivi di politica economica su 349. Quattro miliardi all’ecobonus per i redditi bassi. Fitto: «Nessun taglio». Come nessun taglio? La bozza di revisione presentata dal ministro Raffaele Fitto elimina misure per 16 miliardi di euro: rendere efficace l’energetico dei comuni fino al dissesto idrogeologico, dall’utilizzo dell’idrogeno alla gestione del rischio alluvione.
Fitto afferma che non c’è alcun definanziamento, evitiamo polemiche che non esistono, si difende abbastanza bene nel corso della conferenza stampa a Palazzo Chigi, spiegando che gli interventi esclusi dal Pnrr verranno recuperati dagli altri programmi, quelli finanziati con i fondi della coesione o dello sviluppo.
Non ci sono soluzioni è “un giro di parole”. Bloccando le misure permette di incrementare le risorse destinate al RePowerEU: (è un piano per risparmiare energia, produrre energia pulita e cambiare il nostro approvvigionamento energetico) 2,7 miliardi assicurati da Bruxelles il valore del capitolo aggiuntivo del Piano – nato per fronteggiare le difficoltà energetiche causate dalla guerra in Ucraina – sale a 19 miliardi di euro. Totale confusione per non far capire nulla al cittadino. Ma l’italiano esiste ancora con tutti questi termini in lingua inglese?
Nel RePower trova spazio una nuova presentazione (dell’Ecobonus) per l’efficientamento energetico delle abitazioni: 4 miliardi di euro per le famiglie a basso reddito con il meccanismo delle detrazioni fiscali. Fitto, incalzato dalle domande dei giornalisti, insiste: «Non stiamo eliminando nulla, stiamo organizzando nuovamente il Piano cercando le modalità per utilizzare bene le risorse».
Sono sempre più convinto che la specie che sopravvive non è quella più forte, ma quella che si adatta meglio al cambiamento sociale e culturale di un paese Italia in ginocchio da anni.
Giuseppe Basilico
(Da “Avanti Online”)
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