Già 150 anni fa un grande nome della nostra vera ed autentica letteratura, Alessandro Manzoni, ci aveva messi sull’avviso, ma l’italica tendenza ad inventarsi dei colpevoli di tutto e processarli sulla pubblica piazza non è mai cessata anzi si è ancor di più rafforzata con l’avvento di quell’onda anomala che si è abbattuta sul Paese perché invocata da 1 italiano su 3 nelle elezioni del 2018: il grillismo.
Nella “Storia della Colonna infame” Manzoni ci raccontò il processo e la condanna contro i cosiddetti “untori” ritenuti responsabili della diffusione della peste del 1630. Questa opera “ci ammonisce di quanto siano perniciosi gli umori delle folle anonime, i pregiudizi, gli stereotipi; e di quali rischi si corrano quando i detentori del potere – politico, legislativo o giudiziario – si adoperino per compiacerli a ogni costo, cercando solo un effimero consenso. Un combinato micidiale, che invece di generare giustizia, ordine e prosperità – che è il compito precipuo di chi è chiamato a dirigere – produce tragedie, lutti e rovine”.
I danni causati da costoro sono enormi in quanto agitando le loro “mantillas”, quelle che i toreri sventolano sotto gli occhi del toro, i 5S ne hanno sventolate tante come ad esempio i super bonus miliardari finiti sulle spalle dei contribuenti, il reddito di cittadinanza, la pretesa di aver abbattuto la povertà, la terra piatta, le scie chimiche, la presunta lotta ai privilegi dei politici, l’impeachment a Mattarella e, soprattutto, la firma dell’accordo con la Cina sulla via della seta unico Paese del G7.
L’attuale barricadero Giuseppi Conte, insieme all’allora entusiasta vicepremier Luigi Di Maio che, senza alcuna competenza ed adeguata valutazione di quanto stavo facendo, firmò il Belt and Road Initiative definendolo addirittura storico con queste precise parole: “È un accordo in cui credo tantissimo, che permette al made in Italy di colonizzare il mondo”. (Sic!)
E tutti ad applaudire…………….
Per chi non lo sapesse quel patto prevede ben 29 accordi per 7 miliardi di euro e va dal commercio all’energia (con Ansaldo, Snam, Eni), dalle opere infrastrutturali alle telecomunicazioni, dal turismo ai porti, fino a gemellaggi ed iniziative culturali. Con il colosso cinese Cccc che entra nel retro molo di Trieste e tra le banchine di Genova con occhi compiaciuti di Xi Jinping. Ed ora sta a questo governo uscirne. Come non sarà semplice senza pagarne conseguenze.
Manzoni trasse gran parte delle notizie dal “De peste Mediolani quae fuit anno 1630” di Giuseppe Ripamonti, che descrisse anche la vicenda della Colonna Infame col supplizio della ruota sostituito oggi dai sedicenti talk show televisivi in cui gli untori moderni vengono condannati e massacrati fuor di ogni logica.
Di tutto ciò non sembra importarne molto a nessuno nonostante Manzoni, tramite un’analisi storica giuridica e psicologica, sottolineò l’errore commesso dai giudici e l’abuso del loro potere, che calpestò ogni buonsenso e pietà umana, spinti da una convinzione del tutto infondata e da una paura legata alla tremenda condizione del tempo provocata dall’epidemia di peste.
Il processo, svoltosi storicamente nell’estate del 1630, decretò la condanna capitale di due innocenti, Guglielmo Piazza (commissario di sanità) e Gian Giacomo Mora (barbiere) giustiziati con il supplizio della ruota.
I condannati di oggi sono innumerevoli e dimenticati al grido sempre attuale: “Dagli all’Untore!”
Raffaele Romano
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