L’altro ieri Alexei Navalny ha subito una condanna ad ulteriori 19 anni di galera. Fa effetto pensare che sono passati solo dieci anni da quando Alexei Navalny arrivò secondo (27%) alle elezioni municipali per il sindaco di Mosca, battuto dal candidato di Russia Unita Sergei Sobyanin con il 52%. dei voti.
Tra 34 giorni, il 10 settembre, si voterà per eleggere il sindaco di Mosca, carica a cui Sobyanin si è ricandidato senza avversari veri. Purtroppo la nuova e durissima condanna di Navalny è l’ ennesima riprova dell’involuzione autoritaria in cui è precipitata la Federazione Russa.
Ai troppi filoputiniani che abitano dalle nostre parti – più o meno mascherati- è bene ricordare che i crimini del Cremlino non si consuma solo in Ucraina, ma all’interno della Russia dove anche il minimo dissenso non è più tollerato da Vladimir Putin e da suo regime.
Marco Mayer
Enrico Martelloni
Perché in Russia c’è qualcuno che arriva secondo?… Navalny, se avesse veramente preoccupato Putin e soci lo avrebbero già ” Purgato” ..ma non per sbaglio… perché quando vogliono, le ” prurghe” le dosano con la massima precisione.
PS
È un popolo di criminali con tradizione secolare.