Oltre ai drammatici costi di vite umane e ai disastri che la guerra sta provocando in Ucraina, da noi ci sono conseguenze economiche di rilievo. Le borse in forte calo, i prezzi dei carburanti in continuo e consistente aumento, gas ed elettricità sempre più cari così come molte materie prime, inflazione in rilevante crescita . Tutto ciò mette a repentaglio quella ripresa post covid che tutti attendevamo.
E in questo contesto il governo che fa? Insiste sulla rivalutazione delle rendite catastali che in altri termini significa aumento delle tasse sulla casa. Non sono certo un simpatizzante del centro destra, tutt’altro, ma in questa vicenda mi sembra proprio che sinistra e centro sinistra procedano con una tenacia degna di miglio causa.
Non mi basta certo il ritornello che le revisioni avverranno entro il 2026 (annotazione : se da questa data lontana come rassicurazione, allora vuol dire che l’aggravio ci sarà e che non sarà lieve . E poi. cosa vuol dire esattamente “entro“ il 2026 ?
Inoltre, se le forze politiche che hanno evitato lo stralcio non fossero animate da una sorta di furor giacobino avrebbero quanto meno dovuto operare dei distinguo specie nei confronti di quelle molte case che hanno un valore di stima ancora consistente ma che –specie quelle poste in piccoli centri di campagna- non si vendono nemmeno a metà del prezzo stimato perché in cere aree il mercato immobiliare è davvero immobile. Specie per edifici di non recente costruzione…alla faccia dei proclami sull’importanza del recupero del patrimonio edilizio esistente. E non mi stanco mai di ripeterlo.. oggi, visto l’andamento del marcato, specie in certe aree geografiche e ne piccoli centri, il valore di stima è virtuale quello effettivo è assai minore..
Faccio adesso alle forze politiche 4 proposte che potrebbero placare alcune ansie:
- Tenere conto di quando il valore stimato non corrisponde a quello effettivo del mercato. Tanto che vari immobili sono messi in vendita alla metà del valore stimato.
- Tenere conto che nei piccoli centri di campagna non si vende né si svende.. allora è inutile proclamare il ripopolamento dei piccoli centri e fare progetti anche nel Prr se poi diamo una mazzata alle possibilità di acquisto
- Praticare una riduzione dell’Imu su immobili messi in vendita e che restano invenduti e che non sono utilizzati come seconde case ..quindi per il proprietario sono solo un costo e gravoso
- Eliminare quella norma che esonera dall’Imu chi stabilisce la residenza in un Comune e il domicilio in un altro… perché è inutile parlare dei furbetti delle residenze fittizie se poi la legge consente e finisce di fatto per incoraggiare tal furberie.
Proposte che presumo non saranno minimamente prese in considerazione perchè penso che lo scopo della revisione catastale sia proprio quello di colpire i ceti medio-bassi….. Salvini è troppo blando quando parla di patrimoniale mascherata.. è peggio perché la patrimoniale è una tantum mentre la revisione delle rendite, se opera sull’Imu diviene permanente.
Il neo giacobinismo ha bisogno di colpire i ceti medi per mostrare sensibilità sociale (ma qui si colpiscono anche i ceti medio bassi) mentre i ricchi si arricchiscono come attestano le vendite di alcuni prodotti di gran lusso ..e di gran prezzo.
Gabriele Parenti
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