Si stratificano le nubi sulla Fiorentina con i Comuni di Firenze e Bagno a Ripoli.
Il distacco tra i Viola e questi, dopo l’ennesima figura da guano del Cile, dopo il “no” dei soldi pubblici europei del PNRR, prima, e del governo , dopo, hanno messo ancora più attrito tra le parti.
La società Viola dopo il tira e molla dello stadio a Campi Bisenzio si era concentrata sulla costruzione del più bel centro sportivo d’Europa consolidando un valore economico almeno raddoppiato.
Ma il grande progetto realizzato, rischia di diventare una “ Cattedrale nel deserto “ perché le amministrazioni pubbliche non sono state capaci di costruire di pari passo, a suo tempo, le infrastrutture richieste e necessarie.
Inutile attaccarsi ai vigili, ai permessi, alle prefetture o ai santi: ciò non è stato realizzato.
Un perfido piano costruito ad hoc per cuocere a fuoco lento Commisso, come i precedenti presidenti? un modo per costringere Commisso a dare i soldi per il “rabbercio“ del Franchi e del Padovani, per condurlo alla ragione?. La loro . Chissà?.
Politica contro libertà d’impresa. In questo caso di grande impresa. La politica che si vuol mettere a fare impresa, con soldi di altrui.
A Firenze funziona così e non da ora. E tra cortigiani, scriba, radio e TV, tra sindaci fra loro solidali, cariche di partito e cariche varie, nulla si muove o si fa.
Confondendo i ruoli, senza promuovere, sostenere la libera iniziativa, senza saper amministrare i soldi pubblici, Firenze si trova con un problema sempre più grande che potrebbe scoppiare dopo le ferie.
Il centro sportivo del Viola Park, rischia davvero di diventare una “ Cattedrale nel deserto” senza i dovuti impegni, creando una querelle nociva forse destinata a durare nel tempo.
Enrico Martelloni
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